Concorso Play yhe Wall

Play the Wall - Concorso Piazza Verdi
Play Wall – Concorso Piazza Verdi

in collaborazione con Crudo tdb
Esposizione progetti Design Center Sala Borsa, Bologna

PLAY the WALL è un progetto aperto, giocoso, modulare, a libera composizione, intercambiabile e riadattabile, ideato per Piazza Verdi da Paolo Ferro (per CRUDO associazione culturale). Considerato il tasso di flusso di passaggio pedonale (e di mezzi) piazza Verdi è una delle piazze più frequentate della città di Bologna, da questo dato è partita la nostra progettazione, cercando di trovare soluzioni per attrarre l’attenzione(velocemente) in senso propositivo e divertente, e per attenuare la sensazione di disagio causata dai lavori in corso.

Da qui la decisione di non adottare una decorazione solo a 2 dimensioni, e non statica ma dinamica. L’idea si basa sul concetto di APERTURA e INTERAZIONE. L’apertura è simbolica( e reciproca, città – cantiere), la pannellatura di recinzione non è più limite opprimente di confine invalicabile (resta invalicabile, ma non si percepisce chiuso come normalmente si presenta), ma luogo di scambio (come una parete osmotica cellulare, dove si ricambia l’ossigeno) il cantiere è una cellula in trasformazione.
La città è invitata a partecipare all’evoluzione dell’intervento di riqualificazione della piazza (ripavimentazione e nuova installazione di verde pubblico e panchine), con una semplice e veloce azione fisico – tattile, oltre al coinvolgimento visivo dato da forme e colori, e aperture di nuove e insolite prospettive sul cantiere.
La progettazione ha tenuto conto anche della fascia d’utenza infantile, dotando i pannelli di particolari colorati e d’interazione, posizionati fino alla parte inferiore di ciascun pannello, così da garantire libertà di accesso e fruibilità a tutti: giovani, adulti e anziani, rispettando le relative altezze di pertinenza.
L’uso del colore è stato pensato in modo integrato e funzionale alle soluzioni di taglio e di meccanica di base che abbiamo individuato e selezionato e alla necessità di  stimolare la curiosità del pubblico in transito, come richiamo visivo.
Tutti i componenti progettati sfruttano semplici combinazioni di figure geometriche, applicati ai pannelli in modi diversi, con perni, cerniere, viti o in corsie di scorrimento, a incastro. I punti, le linee, i cerchi e i quadrati, diventano buchi, cilindretti, corsie dritte o ondulate, listelli e tavolette, tutti non asportabili, e garantiti dal punto di vista della sicurezza pubblica. In quest’ ottica abbiamo smussato tutti gli spigoli vivi presenti, e abbiamo limitato al minimo le sporgenze che potessero causare problemi.

La pannellatura ludica/interattiva PLAY the WALL è composta da 18 elementi, intercambiabili e componibili liberamente(in base ad esigenze di budget ed estetiche) si può scegliere quali, quanti e come accostarli e/o intervallarli con pannelli neutri(senza alcuna lavorazione). Attraverso piccole modifiche sugli stessi elementi costitutivi semplici; linee, punti, cerchi e quadrati si ottengono varianti che vanno a stimolare la curiosità visiva e l’area del coivolgimento fisico, l’azione e il movimento. L’accostamento e la scelta di ogni singolo pannello, e l’eventuale ripetizione di ogni pezzo a schema ordinato ritmico o casuale, generano un’ulteriore fase di gioco e adattabilità nell’installazione (ricomponibile). Ogni pannello contiene uno stimolo interattivo (momento di gioco – parentesi/stimolazione ricreativa) ad esempio una o più ruote che girano, listelli che scorrono, finestre che si aprono in modi diversi, pezzi che si possono spostare e/o girare, colori che cambiano, parti che si muovono col vento.
Il gioco è educativo, ed è aperto a tutta la cittadinanza, a tutti gli utenti che costituiscono il flusso di passaggio, anche veloce, nella piazza: residenti e non, famiglie, studenti, anziani , adulti e bambini.
Lo spazio temporaneamente occupato dal cantiere non è più vissuto come ingombro sgradevole, anzi è attrattiva che offre al pubblico un’occasione di intrattenimento e di socialità, ma non solo, attraverso le finestrature , le fissurazioni e le traforature si invita apertamente la città a supervisionare lo svolgimento dei lavori, restituendo allo spettatore il senso di partecipazione al miglioramento degli spazi comuni cittadini, che il concorso stesso propone, e infine si rivela come dimostrazione reale di TRASPARENZA e consapevolezza civica(reciproca), tra amministrazione comunale e cittadinanza.

Il cantiere non è più una condizione così restrittiva come può sembrare, spiacevole, ma uno spazio temporaneamente chiuso per necessità, ma comunque aperto al dialogo (alla vista!) e alla vita della città(si toglie qualcosa ma si propone qualcos’altro in scambio – alternativa).

La decorazione murale(temporanea- a pannelli) è stata interpretata come sistema interattivo, come adeguamento alle necessità contemporanee di relazione attiva, soggettiva e allo stesso tempo di massa, immediata e funzionale.

Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza (nel  rispetto delle regolamentazioni e delle norme da cantiere) sono previste reti metalliche leggere e fogli di PVC trasparente (anche colorato) da applicare sulle aperture, in caso di necessità  a garantire l’inviolabilità assoluta dell’area interessata dai lavori e interdetta al transito, scoraggiare il furto e il danneggiamento delle opere in corso e delle attrezzature in giacenza. L’utilizzo di tali schermature annulla anche ogni possibilità di fuoriuscita accidentale di detriti, o altri materiali edili. Nel caso specifico si chiudano le aperture con fogli di PVC o altri materiali plastici, come quelli da rivestimento per serre, è trattenuta anche la fuoriuscita delle polveri.

Play the Wall infine è un’installazione fruibile 24 ore al giorno, seguendo il naturale scorrimento di eventi e orari del cantiere e della vita pubblica della piazza. Di giorno si può assistere all’evoluzione dei lavori e giocare con i pannelli, alla luce naturale solare, di sera la situazione di stallo permette una fruizione più rilassata( dato l’abbassamento dei volumi di disturbo sonoro e la diminuzione di presenze e mezzi), incentivata dall’installazione di uno o più punti luce all’interno dell’area recintata (quantità e tipologie adeguate a discrezione della ditta esecutrice), trasformando un’altra necessità (quella dell’illuminazione di sicurezza) in punto di forza;  questo accorgimento rende l’intera pannellatura un gioco di illuminazione, in cui ogni fissurazione, traforatura e apertura (a finestra) permette il passaggio di luce (colorata se sono stati installati i fogli di pvc trasparenti colorati),  ottenendo così l’illusione di uno spazio domestico, abitato, accogliente. Se tale illuminazione lo consente, si possono ammirare gli sviluppi del cantiere anche di notte, come per uno scavo archeologico di rilievo storico e culturale (fuori attraente, dentro interessante).
l’intervallatura con (uno o più) pannelli non lavorati consente l’affissione integrata di materiale pubblicitario e divulgativo di qualunque formato, delle attività commerciali penalizzate dalla presenza del cantiere, come previsto dal committente a scopo compensativo.

concorso-piazza-verdi-play-the-wall-paolo-ferro-crudo-tdbGrafica: Davide Semeraro

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