comedia

Comedìa - Spazio CapodiluccaCapodilucca – Comedìa
a cura di Gabriele Tosi
CapodiLucca, Bologna

L’elemento originario dell’esposizione è un cospicuo numero di grafiche 10x15cm realizzate con matita 2H su carta bianca.
Il corpus dell’opera di Ferro, su Bologna come su altre città, è da considerare come un’ampia testimonianza di una realtà naturalmente aumentata. Le miniature accolgono ogni aspetto del pensato e del pensabile, lo appiattiscono e si moltiplicano per inseguire la molteplice allusione delle strutture collettive.
La linea, quella che in natura non esiste ma che della realtà è la prova ultima, l’artificio che ha finito per essere natura: disegnare come dragare una traccia nei sezionati nervi delle menti, rimettere il piede in percorsi di orme purché abbia coerenza tornare a farlo. Perché anche senza paraocchi il tutto tondo resta l’utopia della visione. Eppure la mente ha il tempo, la possibilità e a volte anche l’esigenza della sinossi dei cardini. La verità è che la mente rispetto agli occhi è incosciente, ostenta una puerile anarchia verso le bambinesche leggi della visione.
Sul far del giorno, in attesa del colore, un segno nello spazio collassa in una forma, tutto in un punto gli anni luce fanno spirali dentro le nostre mura e draghi tessili fanno esibizione di sé ad anni linea di distanza, come giochi senza fine.

www.capodilucca.it
www.gabrieletosi.com
Foto e grafica: Davide Semeraro

 

Illuvisione – di Alessio Cusano
Video tratto liberamente da Comedìa

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